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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Baruffaldi
I
Cieca di mente, e di consiglio priva
Scende giù l’alma avvolta in fragil manto,
E peregrina finchè giunga a riva
Questa prende a passar valle di pianto.
5Ivi talor non sa se muoia, o viva
Fra le tempeste, che l’assedian tanto
Ma se di Fè l’occhio più interno avviva
Qual mai si vede alto soccorso accanto
Spirto immortal, che il Ciel di sè innamora,
10Fassi a lei guida, e presso lei riluce,
E trarla cerca dal periglio fuora.
Ma guai, se dietro l’orme sue di luce
Pronta non segue, e cade assorta: allora
Folle di sè dorrassi, e non del Duce.
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