Questo testo è stato riletto e controllato.
Qui sagace l'ingegno e 'l saldo amore Voli al ciel, lasci acciar? Doppio martoro
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Artale

XI

IL TERREMOTO DI RAGUSA

     Circonferenza il ciel, punto inchiodato
la terra è in centro, e pur tremar la sento.
Come? forse soggetto a nobil fato
cede l’ordine eterno al vïolento?
     No, no, scote un Tifeo monte inceppato,
a sveller torri ogni vapore è lento;
né move immoto il suol spirto esalato,
né milesia vertigine né vento.
     Uom tu sei, che se reo pecchi e non gemi,
e in peccar Cristo uccidi, arcan profondo
vuol che, Cristo morendo, il mondo tremi.
     Quinci or che al primo error giungi il secondo,
giá sono, anzi che sieno i giorni estremi,
i falli tuoi paralisie del mondo.

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.