< Clizia
Questo testo è completo. |
Niccolò Machiavelli - Clizia (1525)
Canzona iniziale
◄ | Clizia | Prologo | ► |
Quanto sia lieto el giorno
che le memorie antiche
fa ch’or per voi sien mostre e celebrate
si vede, perché intorno
tutte le genti amiche5
si sono in questa parte ragunate.
Noi, che la nostra etate
ne’ boschi e nelle selve consumiamo,
venuti ancor qui siamo,
io ninfa e noi pastori,10
e giàm cantando insieme e nostri amori.
Chiari giorni e quïeti!
Felice e bel paese,
dove del nostro conato el suon s’udia!
Pertanto, allegri e lieti,15
a queste vostre imprese
faren col cantar nostro compagnia,
con sì dolce armonia,
qual mai sentita più non fu da voi:
e partirenci poi,20
io ninfa e noi pastori,
e tornerenci a’ nostri antichi amori.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.