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Questo testo fa parte della raccolta Bernardo Morando
XIV
A GIOVAN VINCENZO IMPERIALE
esiliato da Genova con la pena dell’ostracismo.
Clizio, un animo grande, un petto augusto
fra limiti ristretto esser non suole:
gira il tuo nome ovunque gira il sole,
varcato ogni confin, di gloria onusto.
Pari a quel grande, con dolor ben giusto,
per teatro un sol mondo aver ti duole;
ché sembra questa immensa e vasta mole
al magnanimo cor carcere angusto.
Or dunque fia, mentre del suol nativo
si contende al tuo piè la bella Arena,
che a sí gran cor sia brev’esilio a schivo?
Genova, di te priva, esili in pena;
tu, fuor di lei, non sei di patria privo;
patria t’è degna il mondo e degna a pena.
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