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Questo bel leprettin, ch'a me dal braccio
Questo testo fa parte della raccolta Antonino Galeani

VI

LA BELLA E IL VECCHIO

     Crespo e segnato il viso a maraviglia,
lanoso tutto piú del proprio gregge
è Mopso; un occhio ha lippo, un piè nol regge,
fosco il pel, nero il crine, irto le ciglia.
     E pur Lilla gentil bianca e vermiglia,
forsennata d’amor, d’amarlo elegge,
o sia necessitá che non ha legge,
o sia che donna al peggio suo s’appiglia.
     Natura offesa! e chi dirá che piaccia
ogni pari al suo pari or che sí molle
e caro sen sta fra sí rozze braccia?
     Ma come offesa? anzi non giá: ché volle
cosí natura pur, che stretta giaccia
perla in gusci, astro in nicchi ed oro in zolle.

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