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Una dimanna d'un Ziggnore Er missionario dell'Innia
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

CRISTO A LA COLONNA

 
     Er Redentor Gesù, sotto le bbraccia
De quelli manigordi senza fede,
Dite che ddiventò dda cap’a ppiede
Una spesce1 d’un pezzo de carnaccia.2
              
     Uhm, ar vede3 la colonna che sse4 spaccia
Pe’ cquella vera llì a Ssanta Presede,5
Sarà stato in ner petto e in ne la faccia,
Ma in tutt’er corpo nu lo posso crede.
              
     Ce starò6 ppe’ la panza e ppe’ la schina,
Pe’ bbracc’e ffianchi e ppe’ le cossce puro,7
Ma in tutt’er corpo nò, ssora Fermina.
              
     Io so cc’a la colonna accost’ar muro
Me sce sò mmisurato stammatina,
E armeno er culiseo8 stava ar zicuro.

19 maggio 1835

  1. Specie.
  2. Carne sanguinolenta di carogna che si vende per Roma a cibo di gatti.
  3. Al vedere.
  4. Si.
  5. Nella chiesa di Santa Prassede sull’Esquilino, si vede la colonna della flagellazione. Giunge appena ai fianchi di un uomo.
  6. Ci converrò.
  7. Pure.
  8. “Il diretano„, con rispetto parlando.

Note

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