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Oi dolce mio marito Aldobrandino Una bestiuola ho vista molto fèra
Questo testo fa parte della raccolta I. Rustico Filippi

XII

In lode d’un guerriero oltremodo valoroso.

D’una diversa cosa, ch’è apparila,
consiglio ch’abbian guardia i fiorentini;
e qual è que’, che vuol campar la vita,
4si mandi al Veglio per suoi assessini:
ché ci ha una lonza si fiera ed ardita,
che, se Carlo sapesse i suo’ confini
e de la sua prodezza avesse udita,
8tosto n’andrebbe sopra i saracini.
Ma chi è questa lonza, or lo sacciate:
Paniccia egli è; che fate, o da Fiorenza,
11ch’oste non istanziate o cavalcate?
Ché, s’e’seguisce innanzi sua valenza,
com’egli ha fatt’a dietro, si gli date
14sicuramente in guardia la Proenza.

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