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Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/I sonetti amorosi
iii
sul medesimo soggetto
Da duo candidi margini diviso,
apre quel sen, ch’ogni altro seno aborre,
con angusto canal, che latte corre,
una via che conduce in paradiso.
Non osa alcun, che non rimanga ucciso,
in quel fonte vital le labra porre;
ché quinci e quindi, alabastrina torre,
guarda in duo vivi scogli Amore assiso;
e, volando talor spedito e lieve
su quell’alpi d’avorio, aventa e scocca
strali di foco involti entro la neve.
Onde, mentr’ivi a un punto ed arde e fiocca,
con amara dolcezza insieme beve
assenzio il core e nettare la bocca.
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