< Dalla rupe
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X XII

XI.

A quelle parole, così semplici e gravi Pietro rimase un istante perplesso. Egli amava Maddalena d’un amore che la lontananza aveva accresciuto e il tempo rinvigorito nell’anima sua. Ma, quanto più profondamente sentiva, così doveva sentire più nobilmente, e intendere in pari tempo che Maddalena aveva ragione, e che egli, insistendo nella sua domanda, si sarebbe mostrato cattivo, come, facendola, si era dimostrato pazzo. Io dico ciò con molte e disadatte parole; egli pensò, vide tutto in un attimo. E chinò la fronte tra le palme, e due grosse lagrime gli scesero giù per le guance.

Maddalena taceva. A lei, poveretta, le sue proprie ragioni non sembravano così forti, come erano sembrate a Pietro. E udendolo singhiozzare, gli s’accostò amorevolmente, come avrebbe fatto una sorella, gli pose una mano sulla spalla, e gli chiese:

— Pietro, perchè piangete? —

Egli non rispose; ma uno scoppio di pianto più forte disse a Maddalena che egli non poteva rispondere.

— Pietro, — ripigliò essa, accostandosi ancora, — perchè piangi?

— Ah, io sono un pazzo, ma son pazzo d’amore; — disse egli. — E tu, Maddalena, non mi ami. —

Maddalena si era dianzi seduta al fianco di lui. Gli prese allora le mani, lo volle a viso scoperto, lo guardò fissamente con que’ due grandi occhi neri, donde traluceva tanta virtù di amore, e con l’accento d’una passione troppo a lungo contenuta e già presso a scoppiare, gli disse:

— Non ti amo, hai detto, non ti amo? Guardami, Pietro, e sentimi. Non so se sia bene parlarti come io faccio; forse è male, assai male. Ma Iddio è giusto, e m’intende; Iddio è misericordioso, e mi perdonerà. Quale tu mi hai conosciuta, — proseguì ella, abbassando la voce e la fronte, ma dando alle sue parole una singolare espressione di forza, — quale tu mi hai conosciuta, innanzi di partire, tale io sono rimasta per lui. Mi hai intesa? Per lui. Avevo giurato che sarei stata tua, o di nessuno. E sai quando io l’ho giurato? Il giorno che tu eri venuto sotto la mia finestra, per dirmi addio, l’ultimo giorno che io ti vidi, e tu parlavi, poveretto, ed io non potevo risponderti. Quella sera io mi son chiusa nella mia cameretta, mi son buttata ginocchioni davanti alla Madonna, e l’ho pregata di accogliere la mia promessa: o tua, o di nessuno. E l’ho mantenuta, sai, la mia promessa, l’ho mantenuta! —

Pietro era stato ad udirla in silenzio, bevendo con avido orecchio la melodia inebriante di quelle parole, donde traspariva tanta schiettezza di confessione.

— E le tue nozze? — diss’egli, come Maddalena ebbe finito. — Perchè concedere la tua mano a quell’uomo?

— Ah, Pietro, lo hanno voluto! — rispose la povera donna, con un accento che ripeteva lo strazio a cui era stata condannata. — La vita mia era un inferno. Operavano per mio bene, capisci? L’amore materno è così cieco! Non debbo mormorare. “Rispetta tuo padre e tua madre„ è tra i comandamenti di Dio. Ma viene un giorno, o Signore, che l’anima si ribella alle leggi più sante. Orbene, sentimi, Pietro; io ho durata una guerra di tutti i giorni, di tutte le ore; ho resistito fino all’ultimo; poi, le mie forze si sono spezzate. Non c’era più un momento di pace, per me. Buttarmi in mare; non ci sarebbe stato altro scampo. Ed era il mio pensiero, sai? Lo guardavo, quel mare, lo guardavo, con un desiderio infinito, ricordando che una volta, quand’ero bambina, avevo corso il rischio di morire affogata. Mio padre, gittatosi in acqua, vestito com’era, m’afferrò per i capegli e mi trasse a salvamento. Ma di quel momento, terribile per tutti, m’era rimasta nella memoria una sensazione piacevole. Non si soffre punto; l’acqua ti prende alla gola, ti chiude gli orecchi; non vedi, non senti più nulla, non puoi più gridare e non ne provi neanche il bisogno; il pensiero si spegne, e la morte, così senza pensiero, è dolcissima. Mi butterò in mare, dicevo dunque, e finiranno di comandare alla mia volontà. Ma Dio? pensai; Dio che mi vede e mi giudica? Ero incerta; temevo il gastigo; temevo di non vederti più nell’altra vita. Quell’uomo, intanto, aveva trovato il modo di parlarmi da solo a sola. Per lui non c’erano difficoltà; non c’erano proibizioni, per lui! E mi parlò del suo amore, brevemente; della sua stima, del suo rispetto, più a lungo. Immaginai che la Vergine lo avesse mandato a me, per salvarmi da quelle brutte idee che mi avevano assalita. E allora gli dissi: — “Che cosa volete da me?„ — “Voglio darvi il mio nome„ mi rispose. — “In faccia al mondo? Se ciò volete, se ciò vi basta, se io sarò libera di pensare ai morti...„ — “Oramai, — mi rispose, — sono la favola del paese. Tutti sanno che io v’ho chiesta in moglie. Per avervi amata, e con ciò non mi pare d’avervi offesa, per avervi amata io sarò disonorato agli occhi di tutti, se voi mi ricusate. Siate mia moglie; l’amore non si comanda, lo so; ma l’amore verrà poi„. — “No, non verrà; solo vi posso promettere due cose: di stimarvi e di non macchiare il vostro nome. Se volete la mia mano, a questi patti, a questi patti soltanto, eccola; ma rammentatelo, sarà la mano di una morta„. — Ed accettò, vedi, accettò, sperando di vedermi un giorno mutata per lui. Ma tu eri morto, o Pietro; ma io speravo, io ero certa di seguirti. Mi spegnerò presto, dicevo tra me, mi spegnerò in pace con Dio e con la mia famiglia, che piange ogni giorno la sua povertà, e che io non ho il diritto di condannare alla miseria nei suoi ultimi giorni. Così appartenni di nome a quell’uomo. E morrò, Pietro, morrò; ma più felice che non credessi da prima. È già una consolazione così grande saperti vivo, averti veduto, avere stretta la tua mano fra le mie! Morrò contenta, e di nessuno, com’era scritto lassù; tu vivrai, buono, onesto e leale, come sei sempre vissuto. Il tempo di raggiungermi ti parrà lungo? Pensa che a me pure è parso lungo, e rassègnati. Di là ho fede che potrò aspettarti. Non ricordi quello che ci hanno detto nella casa del Signore? Il tempo non esiste, per chi vive nell’eternità. Questa vita mortale è un attimo, un baleno. Ci vedremo in un mondo migliore, ci vedremo ancora e per sempre. E non ti amo, hai detto, non ti amo! Cancella le tue parole, o Pietro; cancellale, o tu sei indegno di essere amato così! —

Pietro non parlò, ma l’umile atteggiamento e il gesto supplichevole parlavano per lui. A poco a poco, quasi temesse di offenderla con atti troppo repentini, si avvicinò a Maddalena, le cinse col braccio la vita, e la strinse, la chiuse forte, ma senza chinare il viso sul viso di lei, solamente coi capegli sfiorandole la tempia. Fremette ella a quel tocco, ma indovinò nell’atto d’amore il rispetto. E ambedue rimasero muti, pensando. Quanto durò quel silenzio? Dimentichi d’ogni cosa che al mondo fosse, innamorati, consapevoli della loro debolezza, e tuttavia forti della loro virtù, ardenti per tutte le fibre, vissero in brev’ora un secolo di felicità.

Una coppia di cardellini saltellava sull’erba, svolazzava tra i cespugli, a pochi passi da loro. Si spiccavano da terra, s’inseguivano, posavano accanto, irrequieti, allegri, i due uccellini variopinti, felici di vivere e di amarsi, e, ad ogni volta che un istesso ramoscello li accoglieva, era un grido di gioia e d’amore.

— Essi beati! — esclamò Pietro. — Nessun pensiero li turba, nessun pensiero del mondo e di noi. La luce e Dio sono per loro; quella li riscalda, e questi li assiste.

— Forse è Dio stesso, la luce; — mormorò Maddalena. — La luce, sicuramente, viene da lui. Il male è nelle tenebre, ed anche nei cuori malvagi; — aggiunse ella, rabbrividendo.

Così pensavano, sollevati ad una sfera più alta dalla potenza dell’affetto, e confondevano le anime loro, allacciati nel più casto amplesso che illuminassero mai gli ardenti raggi del sole.

Un improvviso rumore, come di rami smossi, o di foglie secche calpestate, si udì; e Maddalena tremò fra le braccia di Pietro. Ahimè, il pensiero del mondo che li circondava, che li stringeva d’ogni parte, essi lo avevano dimenticato; e il mondo veniva minaccioso a scuoterli dall’estasi loro, li richiamava al sentimento della triste verità.

Pietro balzò rapidamente in piedi e pose le mani alla cintura, istintivamente, come fa il bandito, quando teme di esser colto all’agguato.

— Ah! — gridava ella, frattanto. — Lui! Lo avevo dimenticato. A quest’ora dev’essere di ritorno. Mi cerca. Mi ucciderà! —

Pietro stese la mano in atto di rassicurarla, mentre il suo sguardo e l’orecchio tendevano sempre verso la torre.

— Non temere; — soggiunse a bassa voce. — Fino a tanto che io viva, non temere di nulla. —

Così dicendo, cavò una rivoltella dalla sua guardia di cuoio.

— C’è la vita di sei uomini, qua dentro; — diss’egli poscia. — E di altri sei; — soggiunse appoggiando la mano all’altro fianco.

— Dio mio! — mormorò ella, giungendo le palme.

— Non dubitare, e sta’ qui fino a tanto che io torni. Forse non è nulla. —

Levato il capo di sopra al muro e non vedendo cosa alcuna che potesse destargli sospetto, Pietro uscì dalle rovine, muovendo rapidamente verso la torre. Maddalena non istette nascosta, com’egli aveva raccomandato; ma tese lo sguardo di fuori, e vide Pietro rasentare l’angolo della torre, rimanere colò in ascolto e quindi escire risolutamente all’aperto. Anch’ella tendeva l’orecchio; ma non udì che alcun nuovo rumore tenesse dietro al primo.

Pietro rimase pochi minuti laggiù, col busto in avanti e la mano all’orecchio. Poscia, non udendo nulla, s’inoltrò sulla spianata, andò a origliare tra i cespugli e a guardare attentamente dai due lati della collina; da ultimo ritornò tra le rovine.

— Nulla; — diss’egli, rispondendo ad un’occhiata di Maddalena. — Qualche serpe, od altro animale selvatico, dev’essere passato tra gli sterpi della macchia.

— Sia ringraziato il cielo! — disse ella. — Ma non senti? Mio Dio, questo grido dall’alto! Non è esso di mal augurio?

— Bambina! — esclamò Pietro, sforzandosi di sorridere. — La civetta ha fatto il nido nel tetto della torre. Io la sento stridere per tutta la notte.

— Ma siamo di giorno, ora.

— Sicuro; quando c’è la covata, è naturale che strida anche di giorno. —

Maddalena si chetò un tratto. Anche la civetta aveva cessato di stridere.

— Pietro, — disse la povera donna sgomentata, — io debbo ritornarmene a casa.

— Già?

— È necessario. Non tentiamo il destino. Quel rumore è forse stato un avvertimento del cielo. —

Pietro chinò la fronte e trasse un sospiro.

— Sia come tu vuoi; — diss’egli melanconicamente.

— Ma tu mi giuri.... — proseguì Maddalena, stringendosi al braccio di lui; — tu mi giuri che non farai nulla contro quell’uomo? —

Pietro rimase taciturno un istante; poscia, guardandola fissamente, le disse:

— Verrai tu ancora?

— Pietro, che cosa mi domandi tu ora?

— Vieni, o non prometto nulla.

— Verrò; ma bada....

— Sì, prometto ogni cosa; sarò tranquillo; starò qui appiattato, e più che non lo sia stato finora. Lì, sotto la piattaforma, è una larga buca. Ci ho nascoste le mie armi, e un po’ di pane, il viatico del marinaio. Vivo nascosto là dentro, e aspetterò il tuo ritorno.

— Non escirai più all’aperto, me lo giuri?

— Sì, rimarrò nascosto. Verrai quassù, daccanto alla torre, mi chiamerai, ed escirò fuori alla tua voce. Ma pensa, Maddalena, che ho bisogno di vederti, di prender coraggio da te. —

Maddalena gli pose le braccia al collo e gli volse uno sguardo, donde traluceva un amore infinito.

— Per sempre? — gli chiese.

— Per sempre; — rispose egli; — nella vita e nella morte.

— Addio, Pietro.

— Non mi dire addio; a rivederci! —

E la prese per mano, accompagnandola fuori delle rovine.

— Aspetta; — diss’egli, come furono presso alla torre; — bisogna esser sicuri. —

Ciò detto, si mosse, precedendo Maddalena, fino all’angolo del muro. Ma laggiù si trattenne; aveva sporto il capo in fuori, e lo ritrasse prontamente, come uomo che tema di essere stato veduto, e subito si lasciò cadere a terra, si spinse avanti carponi, come un selvaggio, guardando attraverso i ciuffi d’erba che rivestivano il suolo.

Perchè tutte quelle precauzioni? Pietro aveva veduto luccicare qualche cosa là in fondo alla spianata. Gli era parso di vedere uomini armati; ma voleva sincerarsene.

— Dio mio, che è? — gridò Maddalena, sbigottita.

— Non so; aspetta; — rispose Pietro, tendendo il collo tra l’erbe.

Non era possibile il dubbio. Laggiù stava un manipolo di soldati. Pietro vide i fucili e riconobbe anche le mostre gialle sui farsetti neri.

— Son guardie di finanza; — rispose egli. — che vogliono quassù?

— Ah, povera me! — balbettò Maddalena.

— Animo, te ne prego; — disse egli, tirandosi indietro; — ritorna laggiù; se occorre, ti celerò nel mio nascondiglio. —

Ma già, nell’atto di ritirarsi, era stato veduto.

— Alto là! — gridò una voce imperiosa. — Chi siete? Perchè vi nascondete? —

Pietro guardò la sua compagna, che tremava come una foglia al soffio del vento; le accennò di ritirarsi al coperto e non rispose parola.

— Badate! — proseguiva intanto la voce. — O voi escite dal riparo della torre, o vi si circonda e si fa fuoco senza misericordia. —

Pietro vide che era inutile nascondersi più oltre; tanto più che, seguitando a stare appiattato tra l’erba, non avrebbe potuto difendere più nulla. E si rizzò, allora, si rizzò come una serpe che si disponga all’assalto.

— Con che diritto fareste voi fuoco? — gridò. — Sono un libero cittadino, e non ho conti da rendere alla giustizia.

— Questo vedremo; — rispose il capo del drappello, facendosi alcuni passi avanti. — Per ora ci sai di contrabbandiere; vieni con noi, senz’altre chiacchiere.

— Arrestatelo! arrestatelo! — gridò una voce, che Pietro riconobbe tosto.

— Ah! — esclamò egli, con accento di profonda amarezza. — Andrea Ralli, che fa da guida!

— Mi conosci anche? — replicò il Brasilero, fatto forte dalla numerosa compagnia. — Sicuramente, sono Andrea Ralli. E tu chi sei?

— Fatti avanti, e lo vedrai, boscaiuolo del Matto Grosso, e assassino a ore avanzate! Non sono un contrabbandiere, io. Diteglielo voi, brigadiere, al signor Ralli, chi son io. Ditegli che oggi i morti ritornano in vita, e che gli sta davanti la sua vittima, Pietro Bardini.

— Ah! — urlò il Ralli, riconoscendo finalmente la voce e l’aspetto di Pietro.

— Sì, Pietro Bardini, da lui fatto accoltellare nel bosco, accanto alla sua fattoria, alla sua ladronaia.

— Non gli credete; — gridò il Ralli; — è un bugiardo, che vuol trarvi in inganno. —

Pietro si era avanzato di alcuni passi, con la rivoltella nel pugno.

— Vieni avanti, Andrea Ralli! — riprese il Bardini. — Io possiedo un’altr’arma come questa, e sia pure per te. Questi bravi soldati assisteranno al nostro duello; vedranno se tu sei buono a colpire tu stesso, meglio che a far colpire da altri.

— Guardie, prendetelo! — gridò il Ralli. — Egli v’insulta ancora con la sua spavalderia.

— Non mi pare; — disse il brigadiere. — E poi, sia permesso ad un uomo d’insultarne dieci. È quasi il suo diritto, poichè giuoca la vita, e mi sembra risoluto a venderla cara.

— È il vostro dovere d’impossessarvi di lui.

— Di dar la caccia ai contrabbandieri, sicuramente.

— E chi vi dice che egli non lo sia?

— E chi vi dice che lo sia? A me pare piuttosto un uomo che ha qualche conto da aggiustare con voi. Del resto, io vedrò le sue carte, se sono in regola. Amico, — proseguì il brigadiere, volgendosi a Pietro Bardini, — si può ragionare due minuti con voi?

— Tenete i vostri uomini al posto, e sono a’ vostri ordini; — rispose Pietro. — Io stesso volevo domandarvi un colloquio. —

Il brigadiere fe’ cenno alle guardie di tirarsi indietro, e poi si mosse alla volta della torre.

— Non vi fidate; — gli disse il Ralli, a cui quel colloquio piaceva poco; — egli potrebbe uccidervi.

— Sono armato anch’io; — rispose il brigadiere. — Faremo a chi tira più giusto.

E si avanzò, il vecchio soldato, movendo incontro a Pietro Bardini. Questi fu primo ad abbassare la rivoltella; ed il brigadiere, veduto l’atto, lo imitò, rimettendo addirittura la sua nella fonda di cuoio.

Pietro gli stese la destra, e quell’altro la strinse.

— Sergente, — disse Pietro, — vi pare essa la mano d’un ladro?

— No, vivaddio; — rispose il brigadiere. — Mi par di sentire che è la mano di un galantuomo.

— Orbene, — ripigliò Pietro, abbassando la voce, — permettete che io vi faccia una confessione. Voi siete un soldato; dunque un uomo d’onore, come tutti i soldati italiani, qualunque sia l’assisa che vestono.

— Ho combattute tutte le guerre della mia patria; — replicò gravemente il brigadiere. — Anche nel corpo, in cui sono entrato, si vive militarmente. I soldati guardano la frontiera dai nemici dichiarati; noi la guardiamo dai frodatori, che sono un’altra specie di nemici e di ladri.

— Mi date dunque la vostra parola di soldato?

Il brigadiere rispose con un cenno del capo.

— Vi dirò tutto; — soggiunse Pietro. — Voi non vedrete qui contrabbandieri, nè altra specie di ladri. Son solo, qui, vivo solo, da parecchie settimane, nascosto agli occhi di tutti, quantunque io possa portare la fronte alta e discendere liberamente in paese. Mi avevano dato per morto, e mi conveniva di esserlo ancora per tutti. Ora, qui, dietro la casa, è da pochi minuti ricoverata una persona, una povera donna, che voi esporreste...

— L’avevo già indovinato; — interruppe quell’altro. — Il signor Ralli ci ha fatti venire per un fine molto diverso da quello che aveva detto al nostro comandante. Figuratevi, ch’egli è venuto a Savona, è andato fino a Genova, presso la direzione, assicurando che qui c’era uno scalo di contrabbandieri, i quali introducevano sale, tabacchi, seta e ogni ben di Dio, fidando nella poca o nessuna vigilanza che potevano esercitare due guardie, assegnate a tutta la spiaggia di Varigotti. Egli aggiungeva che qui, nella penisola, dove nessuno si fida più di venire a passeggio, essendosi sparsa la diceria delle apparizioni, c’era proprio il deposito delle merci frodate, che dovevano passare per le gole della montagna e avviarsi al Monferrato. Ed ora avete capito; noi dobbiamo visitare tutta la penisola. L’ordine parla chiaro. Discesi alla stazione di Noli, abbiamo trovato il signor Ralli che ci aspettava. Era accompagnato da una signora, che a tutta prima credemmo sua moglie. Ma quando ci ebbe condotti a casa sua, donde avevamo a salire quassù per cogliere in trappola i frodatori, lo udimmo chieder di sua moglie alla gente di servizio. Mi parve scontento di non averla trovata in casa; più scontento, anzi a dirittura in collera, quando si giunse ad un certo crocicchio, là dietro, dove egli sperava di vederla. E dalla sua inquietudine, dalle parole che proferì, ho capito che c’era sotto dell’altro, e che non era tutto contrabbando alla dogana quello che lo aveva consigliato a farci venire fin qua. Comunque sia, egli è disperato, furente; lo avete udito e veduto voi stesso. A me duole, caro signore, di ciò che avviene; ma siamo in ballo, scusate la frase, e ci bisogna ballare. Vi assicuro, in parola d’onore, che non vorrei essere nei panni di quella povera donna.

— Parlate piano; — disse Pietro, sottovoce; — ella potrebbe sentirvi. Ma voi, che avete cuore, e lo dimostrate, vedete di salvarla. Sarebbe troppo disonore per lei, essere scoperta, dovere escir fuori di qui, alla presenza di tanti uomini, sotto gli occhi del Ralli. Quell’uomo è un tristo, un assassino; non gli prestino man forte uomini di cuore e soldati italiani. Sarebbe una viltà!

— Eh, voi fate presto a dirlo; — rispose il brigadiere, rabbruscandosi. — Noi, prima di tutto, facciamo il nostro dovere. Se poi, facendo il nostro dovere, o senza tradirlo, possiamo far piacere ad un galantuomo, non si dice mica di no. Ed io ve l’ho dimostrato, parlandovi come ho fatto, perchè avevo capito ogni cosa; ma più in là, caro mio, non si può andare, e non si va; — conchiuse il brigadiere.

— Ma infine... — gridò Pietro, con accento d’angoscia suprema. — Non c’è che una donna, laggiù.

— Sì, ma noi obbediamo ad un comando esplicito, su cui non c’è da disputare. Dobbiamo visitare minutamente i luoghi, vedere se si tratta di contrabbandieri, o di falsi monetarî. Perchè, vedete, anche questo si è detto. In queste solitudini i falsi monetarî ci hanno già lavorato a man salva. Insomma, di sospetti ce n’è abbastanza, per giustificare un ordine dei nostri superiori, e per obbligare noi ad eseguire una visita diligente.

— Ma voi potete farla egualmente. Siete un uomo d’onore, — disse Pietro a voce alta, tanto che Maddalena potesse udirlo dal suo nascondiglio. — Venite e convincetevi. —

Il brigadiere tentennò malinconicamente la testa.

— Non io solo; — rispose; — tutti i miei uomini debbono vedere i luoghi al pari di me. Come posso io restar mallevadore della verità agli occhi di tutti? Potrei essere severamente punito, e sarebbe la prima volta, dopo trent’anni di servizio, e nell’esercito, e nel corpo a cui ora appartengo. Credete pure che della punizione, in sè stessa, m’importerebbe poco; ma un soldato ci ha il suo onore, e a quello non si rinunzia. Aggiungete ancora che mi occorre un pegno in mano.

— Quale?

— La vostra persona. Voi verrete in arresto laggiù; rimarrete sotto la custodia di due uomini, mentre io, con gli altri, visiterò tutto intorno. Se c’è una donna, la vedremo noi soli; il signor Ralli non potrà seguitarci fin là, perchè noi non vorremo borghesi ad accompagnarci nella visita. Quanto a voi, appena ritorneremo indietro, saremo contenti di rilasciarvi in libertà, perchè possiate ritornare al fianco della signora e proteggerla, come vi parrà meglio. Prestare in questi casi man forte al marito sarebbe ufficio di un pretore e dei carabinieri, non nostro. Di tutto questo, adunque, io vi dò sicurezza; avete la mia parola d’onore. Accettate?

— No.

— Allora?

— Allora... voi siete in dieci, non è vero?

— Sì, dieci contro uno.

— E quest’uno, — ribattè Pietro Bardini, — è forte, è risoluto, è disperato, ed ha la vita di dodici uomini in pugno. Vi aspetto là dietro, nella stretta, e il primo che si avanza alla svolta della torre lo distendo a terra.

— Mi rincrescerà di lasciar la pelle qui, dopo averla salvata in migliori incontri, perchè il primo a venire sarò io; — disse il vecchio soldato, sorridendo. — Dunque, andate pure a mettervi in assetto di combattimento. Io vado a prender gli uomini, e vi darò la caccia che vorrete.

— Sta bene; — rispose l’altro freddamente.

Il brigadiere si mosse con rapido passo verso il drappello, che aspettava sul lembo della spianata.

In quel mentre una voce s’udì dalla casa.

— No, Pietro; richiamatelo, accettate! Iddio lo vuole. E voi ricordatevi di me! — Pietro ruppe in un grido disperato, che fece rimanere il vecchio soldato a mezza strada, e corse rapidamente dietro il muro.

Dov’era Maddalena? Non più nella casa; non più su quell’avanzo di piattaforma che il tempo aveva rispettato. Un brivido corse per l’ossa del poveretto. Cosparso di sudor freddo, irti i capegli e gli occhi stravolti, andava cercando all’impazzata di qua e di là, gridando con accento disperato: — Maddalena! Maddalena! —

Gli sovvenne allora del suo nascondiglio. Tosto si calò dal rotto del pavimento, e cacciò lo sguardo là dentro. Nulla. Ah, dunque, precipitata dalla rupe nel mare?

Le voci dei soldati accorrenti lo scossero. Volle morire. Balzò in piedi, impugnò le pistole e si affacciò alla stretta.

La squadra s’era avanzata già, sotto la torre. Si sentiva la voce del Ralli, che gridava furente:

— Prendetelo! prendetelo! —

Gli uomini apparvero alla svolta; e primo tra essi, come aveva promesso, il brigadiere.

— Indietro! — tuonò Pietro, aggiustando la mira. — Il primo che s’avanza è morto.

— Soldati, egli vi provoca, v’insulta! — gridò Andrea, stando al riparo dietro l’angolo della torre.

— Tacete, voi! — disse il brigadiere, con piglio severo. — Ve l’ho già detto una volta: sia permesso ad un uomo, che è solo, di offenderne dieci.

— Egli ha rapito mia moglie. Impadronitevi di lui; liberate, salvate quella donna! —

Pietro Bardini rispose alle parole del Ralli con un ghigno feroce.

— Vieni a liberarla, vieni a salvarla tu, se ti basta l’animo! Tua moglie! Tua moglie! Maddalena, la pura fanciulla, è laggiù. Ma tu, che l’hai rubata a me, assassino, non avrai il coraggio di andarla a cercare. Guarda che cosa fa l’uomo che ama. Soldati, eccovi le mie armi; non ne ho più bisogno, oramai. —

E, deposte le pistole, si slanciò verso la piattaforma. Il brigadiere fu pronto a seguirlo, e giunse in tempo per trattenerlo sullo scrimolo. Ma Pietro, dibattendosi, con tutto il busto in fuori, vide lo spazio, la costa dirupata, e un urlo d’orrore gli uscì dalle fauci.

— Lasciatemi! — diss’egli poscia, traendosi indietro. — Vi giuro, non voglio morire ancora. Lasciatemi; essa è laggiù.

— Dove? — chiese il vecchio soldato.

— A mezza strada; si può salvarla ancora. Lasciatemi, ve ne prego; per l’onor vostro di soldato, lasciatemi! —

Il brigadiere non lo trattenne più. Ed egli, calatosi dallo scrimolo, aggrappandosi ai sassi, incominciò tosto a discendere.

I soldati lo guardavano, muti, ansanti, atterriti. Lo videro sparire dietro un masso sporgente e lo credettero morto. Anch’essi, gittatisi bocconi sul pavimento e mettendo fuori la testa, guardarono al basso. Il dirupo non andava giù a piombo, come a tutta prima era sembrato. Di punta in punta, di declivio in declivio, raccomandandosi a sterpi, a ginestre, a ciuffi di erbe salvatiche, si calava Pietro Bardini, lento, ma risoluto. Ad un certo punto i muti osservatori lo perdettero d’occhio.

— Presto! — gridò il brigadiere. — Quattro uomini per la via più spedita a Varigotti, e la barca in mare!

— Brigadiere, — disse uno del drappello, — ci dev’essere qui un sentieruolo di fianco alla rupe. Chi sa che non ci riesca di lì....

— Sta bene, andateci voi con un altro. Bisogna salvare quest’uomo, se è possibile.

— Certo! — disse il Ralli. — Ha da render conto alla giustizia.

— Tacete, voi! — ammonì per la seconda volta il vecchio soldato. — Qui comando e giudico io. E mi pento di non aver contentato quel poveretto; — soggiunse, parlando per sè. — Che cos’era, poi, la perdita dei galloni, davanti alla perdita di due vite? —

I quattro uomini comandati correvano giù a fiaccacollo tra gli olivi, per discendere alla spiaggia. Altri due erano spariti tra i cespugli, di fianco alla rupe. Il brigadiere, impaziente, li seguitò per il sentieruolo; ma non istette molto a persuadersi che di là si andava lontani, anzichè avvicinarsi al punto desiderato.

Pietro, frattanto, continuava a discendere. Qualche volta, svellendosi i cespi a cui s’era aggrappato, o sgretolandosi i sassi sporgenti su cui aveva posato cautamente il piede, egli sdrucciolava. Ma il petto e le ginocchia si serravano forti al declivio, e gli avveniva sempre di ritrovare un nuovo punto d’appoggio, senz’altro danno, in principio, che quello dei panni strappati, e poscia delle palme e delle ginocchia insanguinate. Nè a ciò badava il giovane animoso, nè sentiva lo strazio delle carni lacerate. Voleva giungere a quella punta, la cui vista gli aveva fatto gettare un urlo di terrore; e quando si sentiva più saldo colle mani e coi piedi, voltava il capo in giù, per vedere se la persona calava diritta a quel punto. Se gli pareva di essersi sviato alquanto da destra o da manca, correggeva con ogni sforzo l’errore. Così scendendo, ora diritto, ora piegando lentamente da questo lato o da quello, giunse dove aveva disegnato, e trasse un respiro dal petto. Ahimè, triste respiro, che non fu di sollievo! Egli era accanto a Maddalena, semiviva, grondante sangue dal viso lacero e dal seno squarciato. L’avevano trattenuta per il lembo della veste le rame scarne e risecchite di un oleastro, che era andato a nascere capricciosamente laggiù, e il cui tronco bistorto levava al cielo due braccia lunghe, diritte e povere di foglie, che il libeccio flagellava di sovente con gli spruzzi dell’acqua salata. Vedendo quel povero oleastro sempre là, a mezza costa, con le braccia levate in atto di chiedere mercè, i marinai di Varigotti, nel loro immaginoso linguaggio, lo avevano chiamato “l’albero della misericordia„.

Lo spazio, al piede di quell’albero, era ristretto, nè tutto di terra o di scoglio, ma in parte formato dalla ceppaia della pianta. Maddalena, cadendo, doveva essersi rotolata più volte contro i sassi; e questo lo si poteva argomentare dal fatto che la veste s’era impigliata in alcuni stecchi dell’albero, mentre il corpo era rimasto voltato in dentro e il viso poggiava contro la rupe. Pietro appoggiò riguardosamente il piede e sollevò tra le braccia il busto della povera donna. Dio, come sformata! Ma ella respirava ancora, e Pietro ebbe un raggio di speranza. Ohimè, povera speranza! Anzitutto era necessario di fermare il sangue, che spicciava sempre copioso dalla ferita. E come bastare a tanto ufficio lassù, quasi in aria? Ogni suo movimento, ogni suo sforzo per istrappare un lembo di veste, non poteva esser fatale? E poi, come rimanere lassù, in quel brevissimo spazio di terra? Un uomo solo avrebbe potuto restarci, a morire d’angoscia; due persone non ci potevano reggere a lungo. Nè da un lato, nè dall’altro, era possibile il passo. La rupe, di qua e di là, si raccorciava a sottosquadro, con liste e strati di calcare e di quarzo, quali diritti, quali di sbieco, quali in più guise contorti, come li aveva lasciati l’antica convulsione plutonica, da cui erano stati lanciati fuor d’acqua. Al sommo della rupe non si ritornava più, neanche da solo. E il mare mugghiava di sotto, frangendo violentemente contro la immane e ritta parete del masso.

Pietro vide in un attimo tutte queste cose, e fremette; ma non per sè, che oramai gli importava poco della vita. Era sceso fin là, perchè aveva veduto Maddalena, nè altro intento gli arrideva, che quello di salvarla, o di morire con lei. Ma come salvarla? Pietro conosceva quel mare, profondo molte braccia sotto la rupe di Varigotti. Spesso, a prova di valentìa, aveva girato il promontorio a nuoto; più volte, davanti alla brulla scogliera, aveva gettato il tramaglio. Si poteva dunque tentare un tuffo nel mare. L’altezza non era tale da spaventare un marinaio anche meno disperato di lui. Quante volte non s’era egli gittato a capo fitto, o in piedi, con le gambe stecchite e le braccia raccolte ai fianchi, dalla crocetta di un albero, per tuffarsi nell’acqua e ritornare a galla, con un pugno d’alghe, o di sassolini colti sul fondo del mare! Ma allora, con Maddalena tra le braccia, poteva egli sperare che gli riescisse il colpo? Pietro ne dubitò. Ma infine, non c’era altro scampo; ed egli doveva tentare quella via disperata, prima che la infelicissima donna, tanto amata da lui, e perduta da lui, avesse sparso tutto il suo sangue.

Strinse nel braccio sinistro la vita di Maddalena, e la trasse dolcemente a sè, mentre col ginocchio piegato faceva puntello alla persona contro il ceppo dell’oleastro. La testa di Maddalena gli ricadeva inerte sull’omero.

— Morta, Dio santo! — urlò Pietro. — Morta! Signore, vi chiedo un miracolo. Fate che ella respiri! —

E cercava frattanto di raccogliere contro il seno di lei i brandelli della camicia e della veste, per rattenere il sangue, che non cessava di sgorgare. Maddalena non respirava; ma quel sangue era tiepido ancora; e ben lo sentiva Pietro, che ne aveva inondata la guancia.

— Maddalena, amor mio, vivi, respira, e prenda Iddio la mia vita! —

Ma il tronco cedeva sotto l’impulso del suo piede; nè il ceppo accennava di voler durare più saldo; nè dietro al ceppo era luogo bastante per tenervisi ritto; nè egli, con le braccia impedite dal caro peso, avrebbe potuto aggrapparsi allo scoglio.

Stremato così d’ogni aiuto e d’ogni speranza, Pietro fisse la bocca contro la bocca di lei, così forte, che parve volesse infondere l’anima sua nel petto dell’amata. Maddalena sospirò fiocamente, aperse gli occhi e li richiuse. Lo aveva udito, lo aveva sentito daccanto a sè, la poveretta, ed aveva avuto la forza di rendergli il bacio.

Una vertigine lo colse. Diede uno sguardo in giro, ma senza vedere più nulla; strinse Maddalena più forte contro il petto, e tirò indietro un piede, tanto da guadagnare un po’ di spazio e rizzarsi meglio sulla persona. Il tronco dell’oleastro scricchiolò, la ceppaia si smosse, cedendo allo sforzo. Ma egli oramai non temeva più nulla, poichè era riescito a levarsi in piedi. Cinse allora con ambe le braccia la sua Maddalena, raccomandò due anime alla misericordia del cielo, diede la spinta all’albero, che rovinò tosto sotto di lui, e si lanciò nello spazio.

Il mare profondo accolse gorgogliando i due sposi. Biancheggiarono diffuse a cerchio le spume, là dove erano caduti; ma subito le onde si chetarono, e la vasta superficie turchina si distese tranquilla sovr’essi.

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