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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Pompeo Figari
XI
De gli eserciti Dio, Dio di vendette,
Nomi, o Signor, troppo temuti e fieri,
Fa sì, che tremi il Peccator, nè speri
Se non stragi da Te, se non saette.
5Ma solo in palesar quali promette
A un cuor pentito almi contenti e veri,
Io farò che i di lui dubbi pensieri
La tua bontade a dolce speme allette.
Dirò, ch’ove dolente a piè ti cada,
10Quando par che ti accinga a farne esempio,
Per unirtelo al sen getti la spada.
Poi chiaro in me ne additerò l’esempio:
E lieto allor per la segnata strada
A te correr vedrai pentito ogn’Empio.
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