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Questo testo fa parte della raccolta Rimatori siculo-toscani del Dugento

II

Ricorda a un uomo,
perbo della sua ricchezza, l’instabilitá della fortuna

De la rota son posti esempli assai,
che gira e volge e non dimora in loco,
e mette in bono stato quel c’ha poco,
al poderoso dá tormenti e guai.
Or’a che no’ tel pensi, po’ tu ’l sai
che piccola favilla fa gran foco?
non t’allegrare troppo né dar gran gioco,
ché non se’ certo come lenirai.
Se alcun è che tu veggi in malo stato,
in quel medesmo tu pòi avenire,
ch’a te né lui Dio non l’ha giurato.
Aggio veduto per li tempi sire,
che la ventura l’ha sí governato,
che piú che vita desira morire.

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