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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Alessandro Pegolotti


III1


Deh scegli, Ireno mio, scegli un perfetto
     Anglico microscopio, indi non mente
     Di scerre ancor quella purgata lente,
     Quella che più ingrandir suole l’obbietto:
5E all’alto del domestico mio tetto
     Saliamo; ov’è più il Sol chiaro e lucente:
     Poscia con un sottil ferro tagliente
     Aprimi pure, Amico, aprimi il petto.
E senza aver di me pietà e dolore

     10Guarda, appressando al vetro una pupilla,
     Questo a fibra per fibra atro mio cuore:
Guarda con fronte impavida e tranquilla
     Se alcuna, cui dia moto il santo amore,
     Scorgi di sangue in lui picciola stilla.

  1. Il microscopio.


Note

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