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Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista
III
L’AMANTE E LA CICALA
Del viver mio l’insolito tenore
pur troppo al tuo la somiglianza ha vera,
o tu, che flagellando ale sonore
sei de le bionde ariste atra furiera.
Tu sei de’ boschi abitatrice altera
ed io d’ermi recessi amo l’orrore;
tu delle membra tue la spoglia hai nera,
a me tinge l’aspetto egro pallore.
Talora hai tu dal ferro il petto inciso
di parto arciero, ed io dall’arco intanto
porto del dio ch’è cieco il cor diviso.
Agli ardori del Sol tu formi il canto
ed io le mie querele a’ rai d’un viso;
tu vivi di rugiada ed io di pianto.
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