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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Angelo Di Costanzo


III


Dell’età tua spuntava appena il fiore,
     Figlio, e con gran stupor già producea
     Frutti maturi, e più ne promettea
     L’incredibil virtute e ’l tuo valore;
5Quando Atropo crudel mossa da errore,
     Perchè senno senile in te scorgea,
     Credendo pieno il fuso, ove attorcea
     L’aureo tuo stame, il ruppe in sì poch’ore;
E te della Natura estremo vanto
     10Mise sotterra; e me, ch’ir dovea prima,
     Lasciò quì in preda al duol eterno, al pianto.
Nè saprei dir se fu più iniqua e ria
     Troncando un germe amato e caro tanto,
     O non sterpando ancor la vita mia.

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