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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri
FRANCESCO FROSINI1
Della Croce mi cita innanzi al trono
L’amor del mio Gesù che t’ho fatt’io,
Comincia a dir, che così avaro e rio
Mi sei, quanto sì prodigo ti sono?
5Quanto vivi, quant’hai tutto è mio dono;
Il tuo sapere il tuo potere è mio;
Tu peccasti superbo, io pago il fio;
Tu mi sforzi m’impiaghi, io ti perdono.
Per te che non fec’io? Forse mi chiedi
10Il cuore? Ecco che a prenderlo ti chiama
Il seno aperto. Il sangue? Io te lo diedi.
Che vuol dunque di più l’Uomo, che brama?
Qui rispondo, Signor, steso a’ tuoi piedi:
Non v’è pena che basti a chi non t’ama.
- ↑ L’amore di Gesù Cristo.
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