< Della congiura di Catilina
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Gaio Sallustio Crispo - Della congiura di Catilina (I secolo a.C.)
Traduzione dal latino di Vittorio Alfieri (1798)
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Perciò nei comizj eleggevansi Consoli Marco Tullio e Cajo Antonio; il che da prima i fautori della congiura turbò. Ma non s’allentava in Catilina il furore; anzi ogni giorno più macchinando, i luoghi d’Italia a ciò opportuni d’armi riempiva; danari, su la propria o su l’altrui fede accattati, in Fiesole radunava presso ad un Manlio, che a cominciar poi la guerra fu primo. Dicesi, che allora uomini assai d’ogni specie traesse egli a se; e alcune donne altresì, le quali da prima col trafficar di se stesse reggendo allo smoderato lor lusso, per età poi rimaste del guadagno deluse, e non de’ vizi spogliate, si erano seppellite nei debiti. Per mezzo di esse credea Catilina potersi gli urbani servi guadagnare, Roma incendiare, i loro mariti acquistarsi, ovver trucidarli.

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