Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | Nacqui e vivo nel cielo, e pure il cielo | Le fatiche del bue l'agricoltore | ► |
Questo testo fa parte della raccolta Giuseppe Battista
XXV
Democrito, tu ridi e col tuo riso
tutte le umane cose a scherno prendi
e, sia del fato o mesto o lieto il viso,
con lieto viso ogni accidente attendi.
E tu col mento in sulla destra assiso
piangi, Eraclito, e sempre al pianto intendi;
forse che quanto è fra di noi diviso,
lacrimosa tragedia esser comprendi.
Ma siate pure al pianto o al riso intenti,
ché ’l riso e ’l pianto a me rassembra intanto
vano delirio delle vostre menti.
I mali di quaggiú gravi son tanto
che, per guarir le travagliate genti,
è vano il riso ed è piú vano il pianto.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.