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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


D
I due vaghe donzelle, oneste, accorte,

Lieti e miseri padri il ciel ne feo;
          II ciel, che degne di più nobil sorte
          4L’una e l’altra veggendo, ambo chiedeo.
     La mia fu tolta da veloce morte
          Alle fumanti tede d’Imeneo;
          La tua, Francesco, in suggellate porte
          8Eterna prigioniera or si rendeo.
     Ma tu almeno potrai della gelosa
          Irremeabil soglia, ove s’asconde,
          11La sua tenera udir voce pietosa.
     Io verso un fiume d’amarissim’onde,
          Corro a quel marmo in cui la figlia or posa,
          14Batto e ribatto, ma nessun risponde.

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