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Atto Primo - Scena terza Atto Primo - Scena quinta

Notte. Strada.
Don Giovanni e Leporello, poi Donn’Elvira in abito da viaggio.

Don Giovanni

Orsù, spicciati presto. Cosa vuoi?

Leporello

L’affar di cui si tratta è importante.

Don Giovanni

Lo credo.

Leporello

È importantissimo.

Don Giovanni

Meglio ancora. Finiscila.

Leporello

Giurate di non andar in collera.

Don Giovanni

Lo giuro sul mio onore,
purché non parli del Commendatore.

Leporello

Siamo soli.

Don Giovanni

Lo vedo.

Leporello

Nessun ci sente.

Don Giovanni

Via!

Leporello

Vi posso dire tutto liberamente?

Don Giovanni

Sì.

Leporello

Dunque quando è così,
caro signor padrone,
la vita che menate (all’orecchio, ma forte) è da briccone.

Don Giovanni

Temerario, in tal guisa...

Leporello

E il giuramento?

Don Giovanni

Non so di giuramenti. Taci, o chi’io...

Leporello

Non parlo più, non fiato, o padron mio.

Don Giovanni

Così saremo amici. Ora dì un poco:
Sai tu perché son qui?

Leporello

Non ne so nulla. Ma essendo l’alba chiara, non sarebbe
qualche nuova conquista?
Io lo devo saper per porla in lista.

Don Giovanni

Va là, che sei il grand’uom!
Sappi chi’io sono innamorato d’una
bella dama, e son certo che m’ama.
La vidi, le parlai; meco al casino
questa notte verrà...
(Viene dal fondo Donna Elvira.)
Zitto, mi pare
sentire odor di femmina...

Leporello

(Cospetto, che odorato perfetto!)

Don Giovanni

All’aria mi par bella.

Leporello

(E che occhio, dico!)
Don Giovanni:
Ritiriamoci un poco, e scopriamo terren.

Leporello

Già prese foco!
(Vanno in disparte)

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