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Leporello, poi Don Giovanni
- Leporello
Io deggio ad ogni patto
per sempre abbandonar questo bel matto...
Eccolo qui: guardate
con qual indifferenza se ne viene!
- Don Giovanni
Oh, Leporello mio! va tutto bene.
- Leporello
Don Giovannino mio! va tutto male.
- Don Giovanni
Come va tutto male?
- Leporello
Vado a casa,
come voi m’ordinaste,
con tutta quella gente.
- Don Giovanni
Bravo!
- Leporello
A forza di chiacchiere, di vezzi e di bugie,
ch’ho imparato sì bene a star con voi,
cerco d’intrattenerli...
- Don Giovanni
Bravo!
- Leporello
Dico
mille cose a Masetto per placarlo,
per trargli dal pensier la gelosia.
- Don Giovanni
Bravo, in coscienza mia!
- Leporello
Faccio che bevano
e gli uomini e le donne.
Son già mezzo ubbriachi.
Altri canta, altri scherza,
altri seguita a ber. In sul più bello,
chi credete che capiti?
- Don Giovanni
Zerlina.
- Leporello
Bravo! E con lei chi viene?
- Don Giovanni
Donna Elvira!
- Leporello
Bravo! E disse di voi?
- Don Giovanni
Tutto quel mal che in bocca le venìa.
- Leporello
Bravo, in coscienza mia!
- Don Giovanni
E tu, cosa facesti?
- Leporello
Tacqui.
- Don Giovanni
Ed ella?
- Leporello
Seguì a gridar.
- Don Giovanni
E tu?
- Leporello
Quando mi parve
che già fosse sfogata, dolcemente
fuor dell’orto la trassì, e con bell’arte
chiusa la porta a chiave io di là mi cavai,
e sulla via soletta la lasciai.
- Don Giovanni
Bravo, bravo, arcibravo!
L’affar non può andar meglio. Incominciasti,
io saprò terminar. Troppo mi premono
queste contadinotte;
le voglio divertir finchè vien notte.
Finch’han dal vino
Calda la testa
Una gran festa
Fa preparar.
Se trovi in piazza
Qualche ragazza,
Teco ancor quella
Cerca menar.
Senza alcun ordine
La danza sia;
Chi il minuetto,
Chi la follia,
Chi l’allemanda
Farai ballar.
Ed io frattanto
Dall’altro canto
Con questa e quella
Vo’ amoreggiar.
Ah! la mia lista
Doman mattina
D’una decina
Devi aumentar!
(Partono.)