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Atto Primo

Scena sedicesima
Atto Primo - Scena quindicesima Atto Primo - Scena diciassettesima

Giardino con due porte chiuse a chiave per di fuori. Due nicchie.
Zerlina, Masetto e Contadini.

Zerlina

Masetto... senti un po’... Masetto, dico.

Masetto

Non mi toccar.

Zerlina

Perchè?

Masetto

Perchè mi chiedi?
Perfida! Il tocco sopportar dovrei
d’una mano infedele?

Zerlina

Ah no! taci, crudele,
Io non merto da te tal trattamento.

Masetto

Come! Ed hai l’ardimento di scusarti?
Star solo con un uom! abbandonarmi
il dì delle mie nozze! Porre in fronte
a un villano d’onore
questa marca d’infamia! Ah, se non fosse,
se non fosse lo scandalo, vorrei...

Zerlina

Ma se colpa io non ho, ma se da lui
ingannata rimasi; e poi, che temi?
Tranquillati, mia vita;
non mi toccò la punta della dita.
Non me lo credi? Ingrato!
Vien qui, sfogati, ammazzami, fa tutto
di me quel che ti piace,
ma poi, Masetto mio, ma poi fa pace.
Batti, batti, o bel Masetto,
La tua povera Zerlina;
Starò qui come agnellina
Le tue botte ad aspettar.
Lascerò straziarmi il crine,
Lascerò cavarmi gli occhi,
E le care tue manine
Lieta poi saprò baciar.
Ah, lo vedo, non hai core!
Pace, pace, o vita mia,
In contento ed allegria
Notte e dì vogliam passar,
Sì, notte e dì vogliam passar.
(Parte.)

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