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Atto Secondo - Scena quinta Atto Secondo - Scena settima

Masetto, indi Zerlina con lanterna.

Masetto

Ahi! ahi! la testa mia!
Ahi, ahi! le spalle e il petto!

Zerlina

Di sentire mi parve
la voce di Masetto!

Masetto

O Dio, Zerlina mia,
soccorso!

Zerlina

Cosa è stato?

Masetto

L’iniquo, il scellerato
mi ruppe l’ossa e i nervi.

Zerlina

Oh poveretta me! Chi?

Masetto

Leporello!
o qualche diavol che somiglia a lui!

Zerlina

Crudel, non tel diss’io
che con questa tua pazza gelosia
ti ridurresti a qualche brutto passo?
Dove ti duole?

Masetto

Qui.

Zerlina

E poi?

Masetto

Qui, e ancora qui!

Zerlina

E poi non ti duol altro?

Masetto

Duolmi un poco
questo pie’, questo braccio, e questa mano.

Zerlina

Via, via, non è gran mal, se il resto è sano.
Vientene meco a casa;
purché tu mi prometta
d’essere men geloso,
io, io ti guarirò, caro il mio sposo.
Vedrai, carino,
se sei buonino,
Che bel rimedio
ti voglio dar!
È naturale,
non dà disgusto,
E lo speziale
non lo sa far.
È un certo balsamo
Ch’io porto addosso,
Dare tel posso,
Se il vuoi provar.
Saper vorresti
dove mi sta?
Sentilo battere,
toccami qua!
(Gli fa toccare il cuore, poi partono.)

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