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Lorenzo Da Ponte - Don Giovanni (1787)
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Atrio oscuro con tre porte in casa di Donna Anna
Donna Elvira e Leporello.
- Leporello (fingendo la voce del padrone)
Di molte faci il lume
s’avvicina, o mio ben stiamo qui un poco
finché da noi si scosta.
- Donna Elvira
Ma che temi,
adorato mio sposo?
- Leporello
Nulla, nulla...
Certi riguardi, io vo’ veder se il lume
è già lontano. (Ah, come
da costei liberarmi?)
Rimanti, anima bella!
- Donna Elvira
Ah! non lasciarmi!
Sola, sola in buio loco
Palpitar il cor mi sento,
E m’assale un tal spavento,
Che mi sembra di morir.
- Leporello (andando a tentone)
(Più che cerco, men ritrovo
questa porta sciagurata;
Piano, piano, l’ho trovata!
Ecco il tempo di fuggir.)
(sbaglia l’uscita)
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