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Atto Secondo

Scena undicesima
Atto Secondo - Scena decima Atto Secondo - Scena dodicesima

Zerlina, con coltello alla mano, conduce fuori Leporello per i capelli.

Zerlina(Lo ferma pel vestito.)

Restati qua.

Leporello

Per carità, Zerlina!

Zerlina

Eh! non c’è carità pei pari tuoi.

Leporello

Dunque cavar mi vuoi...

Zerlina

I capelli, la testa, il cor e gli occhi!

Leporello

Senti, carina mia!
(Vuol farle alcune smorfie.)

Zerlina (Lo respinge)

Guai se mi tocchi!
Vedrai, schiuma de’ birbi,
qual premio n’ha chi le ragazze ingiuria.

Leporello

(Liberatemi, o Dei, da questa furia!)

Zerlina (chiamando verso la scena)

Masetto, olà, Masetto!
Dove diavolo è ito... servi, gente!
Nessun vien... nessun sente.
(Si trascina dietro Leporello per tutta la scena.)

Leporello

Fa piano, per pietà, non trascinarmi
a coda di cavallo.

Zerlina

Vedrai, vedrai come finisce il ballo!
Presto qua quella sedia.

Leporello

Eccola!

Zerlina

Siedi!

Leporello

Stanco non son.

Zerlina (Tira fuori dalla saccoccia un rasoio.)

Siedi, o con queste mani
ti strappo il cor e poi lo getto ai cani.

Leporello

Siedo, ma tu, di grazia,
metti giù quel rasoio
mi vuoi forse sbarbar?

Zerlina

Sì, mascalzone!
Io sbarbare ti vo’ senza sapone.

Leporello

Eterni Dei!

Zerlina

Dammi la man!

Leporello (Esita.)

La mano?

Zerlina (minacciando)

L’altra.

Leporello

Ma che vuoi farmi?

Zerlina

Voglio far... voglio far quello che parmi!
(Lega le mani a Leporello con un fazzoletto.)

Leporello

Per queste tue manine
candide e tenerelle,
per questa fresca pelle,
abbi pietà di me!

Zerlina

Non v’è pietà, briccone;
son una tigre irata,
un aspide, un leone
no, no, non v’è pietà.

Leporello

Ah! di fuggir si provi...

Zerlina

Sei morto se ti movi.

Leporello

Barbari, ingiusti Dei!
In mano di costei
chi capitar mi fe’?

Zerlina

Barbaro traditore!
(Lo lega con una corda, e lega la corda alla finestra.)
Del tuo padrone il core avessi qui con te.

Leporello

Deh! non mi stringer tanto,
l’anima mia sen va.

Zerlina

Sen vada o resti, intanto
non partirai di qua!

Leporello

Che strette, o Dei, che botte!
E giorno, ovver è notte?
Che scosse di tremuoto!
Che buia oscurità!

Zerlina

Di gioia e di diletto
sento brillarmi il petto.
Così, così, cogli uomini,
così, così si fa.
(Parte.)

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