< Don Giovanni < Atto Secondo
Questo testo è completo. |
Lorenzo Da Ponte - Don Giovanni (1787)
◄ | Atto Secondo - Scena nona | Atto Secondo - Scena undicesima | ► |
Don Ottavio, Donna Elvira, Zerlina e Masetto.
- Donna Elvira
Ferma, perfido, ferma!
- Masetto
Il birbo ha l’ali ai piedi!
- Zerlina
Con qual arte si sottrasse l’iniquo.
- Don Ottavio
Amici miei, dopo eccessi sì enormi,
dubitar non possiam che Don Giovanni
non sia l’empio uccisore
del padre di Donn’Anna; in questa casa
per poche ore fermatevi, un ricorso
vo’far a chi si deve, e in pochi istanti
vendicarvi prometto.
Così vuole dover, pietade, affetto!
Il mio tesoro intanto
Andate a consolar,
E del bel ciglio il pianto
Cercate di asciugar.
Ditele che i suoi torti
A vendicar io vado;
Che sol di stragi e morti
Nunzio vogl’io tornar.
(Partono.)
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.