< Dubbj amorosi
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Dubbio XXIX
Dubbio XXVIII Dubbio XXX
DUBBIO XXIX.


    Fottando un frate a gambe in spalla, un tratto,
Con un palmo di cazzo, un abadessa
Dal gran piacere in paradiso astratto,
Non conosceva il tondo dalla fessa:
Onde spinto da furia com’un matto,
Nel tondo avendo la sua lancia messa
Disse: oh che dolce di peccar cagione!
Utrum s’il cazzo suo fu buggerone?


RISOLUZIONE XXIX.


     D’infamia non si dee, dice Jasone
Nè d’altro juxta legem, incolpare
Un mentecato, che non ha ragione
Nè di coglionerie possi accusare:
Onde il cazzo del frate buggiarone
In conto alcuno si potrà chiamare,
Quia stando fuor di se, sol per trastulo
Cacciò il suo cazzo all’abadessa in culo.

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