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Fiorîr ne' tuoi begli orti, o de' grand'avi Di dolore e di rabbia
Questo testo fa parte della raccolta Poesie varie (Marino)/Le pitture e le sculture/I ritratti


XI


ERODE


     Ecco del crudo re di Palestina
la spaventosa imago.
Recise ei di Giudea
le piú tenere piante;
fu de la bella ebrea
omicida ed amante.
Ben potrá dir chi mira il fier sembiante
che di tigre o di drago
alma non è sí fèra o sí ferina,
che capir, ch’albergar non possa amore,
poi ch’entrò nel suo core.

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