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Questo testo fa parte della raccolta IV. Tenzoni politiche fiorentine/V. Tenzone tra Monte Andrea, ser Cione Baglioni, ser Beroardo, Federigo Gualterotti, Chiaro Davanzati e messer Lambertuccio Frescobaldi
7 — MONTE
Chiunque verrá contro Carlo, sará abbattuto.
Eo saccio ben che volontá di parte
a me non punge il core in mala parte,
si che giá mai per me fóssoro sparte
4parole di menzogna, che ben parte.
E però miri, cui sentenza parte,
in ciascun caso, di ciò, ch’è ’l ver, parte:
ché da li saggi si divide e parte
8si, che biasmar si può in ciascuna parte.
Vedemmo infino a qui che non va parte
chi conquistar si crede piú, che parte.
11Ed ancor dico ch’è ben largo il passo,
si che si può venir via piú, ch’ai passo;
ma chi verrá, s’ello dicesse: — I’ ’l passo, —
14son certo fia del terzo colpo passo,
per che non troverá lo giglio passo;
di mia sentenza ciascun dottor passo.
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