< Epigrammi di Dafnide Eretenia
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Epigrammi


AL CHIARISSIMO SIGNORE

FRANCESCO D.r BELTRAME

IMPERIALE REGIO AGGIUNTO

ALLA DELEGAZIONE PROVINCIALE DI VICENZA



L’AUTRICE


A chi do il lepido nuovo libretto,
Ch’or vien dal nitido torchio perfetto?
A Te che volgere, Signor, non tardi
A queste inezie vorrai gli sguardi;
5Chè Tu di Pallade coli gli studj,
Tu sulle pagine pur geli e sudi:
Tu del bicipite vocal Permesso
Ogni recondito scorri recesso;

E Febo-Apolline Ti die’ tal cetra,
10Ch’alto ne suonano Pindo e Libetra.
Te nuovo Sofocle gemer più volte
Udîr le attonite sceniche volte;
Ed a Te plaudere udissi intanto
Il Calidonio sire del canto1.
15Tu caro a Temide, a Sofia caro,
Per più d’un utile lavor preclaro,
Questi ricovera, benchè mal tersi,
Quali essi sieno, poveri versi.
E voi, Pieridi, faconda schiera,
20Fate il mio picciolo libro non pera.



  1. [p. 41 modifica]Si allude particolarmente alle applaudite Tragedie di lui, alcuni argomenti delle quali sono presi dai Canti d’Ossian.

Note

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