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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1843
ER CARDINALE DA VERO
Naturarmente è ccosa naturale
C’abbasta a ddajje una squadrata1 addosso
Pe’ ccapì inzomma da tutto quer rosso
Che Ssu’ Eminenza è ppropio un cardinale.
E ggnisuno sarà ttanto stivale
De scannajjà una bbruggna2 inzin’all’osso,
Pe’ ppoi sartà cco ssicurezza er fosso
De discide:3 è ir tar frutto o ir frutto tale.
Sin c’ha ddunque er color de peperoni
E scarrozza a Ssan Pietr’in Vaticano,
È un cardinal co’ ttanti de cojjoni.
Metteje4 poi ’na mazzarella in mano,
Dajje ’na camisciola e ddu’ scarponi,
E allora te dirò: cquesto è un villano.
21 gennaio 1843
Note
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