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Er diavolo a cquattro Le paterne visscere
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

ER PAPA OMO

     A ppalazzo der Papa1 c’è un giardino
Co un boschetto e in ner bosco un padijjone
Pien de sofà a la turca e de portrone
E de bbottijje de rosojjo e vvino.

     C’è ppoi ne le su’ stanzie un cammerino
Co una porta de dietro a un credenzone,
Che mmette a una scaletta, e in concrusione
Corrisponne ar quartier de Ghitanino.2

     Ghitanino è ammojjato: la su’ mojje
È una donna de garbo, assai divota
Der Vicario de Ddio che llega e ssciojje.

     Ôh, nun vojjo dì antro: e ho ffatto male
Anzi a pparlà ccusì ddove se nota
Oggni pelo e sse3 penza ar criminale.

1 giugno 1835

  1. Al Vaticano.
  2. Gaetano..., primo cameriere santissimo.
  3. Si.

Note

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