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Lo stato d'innoscenza La statua cuperta
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti dal 1828 al 1847

ER BATTIFOCO.

     A le fichette de scinqu’anni o ssei
Lei vò cche ggià jje vienghino li fumi,
Perchè ss’abbada1 poco a li custumi,
E jje se parla chiaro: uhm! nun zaprei.

     A lo scuro le fie!2 ma ccara lei,
Si a Rroma sce sò3 accesi tanti lumi
Pe’ illuminalle, in tutti li patumi4
De cazzi e de cojjoni a li musei!

     Basta l’uscello solo d’un pupazzo,
Basta la forma de st’uscello solo
Pe’ ffajje indovinà ll’arte der cazzo.

     Ce vò antro che ffronna sur cetrolo!
Bisoggnerìa cropì5 ffronna e rrampazzo6
Co mmutanne, carzoni e ffarajolo.


Roma, 3 maggio 1833

  1. Si bada.
  2. Figlie.
  3. Ci sono.
  4. Pattumi: qui per «carnami».
  5. Coprire.
  6. Fronda e grappolo.

Note

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