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Fremma, fremma Er ciàncico
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1830

ER COTTO SPORPATO.1

     Evviva er zor-Don-Dezzio-co-le-mela!2
Ste strade sce l’avete ariserciate...3
Ah, ddiscevo accusì de scèrta tela4
Che sse venneva sulle cantonate.

     Dite la verità, ttanto ve pela?5
Sù ffateve usscì er rospo,6 vommitate:6
Eh vvia, co’ nnoi cucchieri ste frustate?7
Cascate male assai:8 semo de vela.9

     Pare che cquanno ve smicciate10 quella
Benedetta-pòzz’-èsse,11 for dall’occhi
Ve vojji schizzà vvia la coratella.

     Pare c’avete d’aspettà li ggnocchi!12
V’annerebbe un bocchino,13 eh sor Brighella?
Oh annateve a ccerca cchi vve l’immocchi.14

13 ottobre 1830

  1. Innamorato cotto-spolpato.
  2. [Si dice comunemente a chi cammina adagio, con tutto il suo comodo.]
  3. Riselciate. Questa si usa con chi passa continuamente sopra una strada per alcun fine.
  4. Quando chi parla è interrogato sul senso del suo discorso ed egli non vuole rispondere a tuono, dice quello che riporta il verso.
  5. Vi scotta? (questo amore).
  6. 6,0 6,1 Parlate.
  7. A noi non se ne danno ad intendere di queste.
  8. Capitate male.
  9. Siamo in umore di dar la baja.
  10. Guardate.
  11. [Possa essere.]
  12. State a bocca aperta come aspettaste ecc.
  13. Vi anderebbe a genio un bocchino? Bocchino: cosa che cada in bocca aperta a riceverla.
  14. Chi ve lo imbocchi.

Note

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