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L'amiche d'una vorta La mojje dell'ammalato
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837

ER MAL DE PETTO

     Ggnente,1 coraggio, sor Andrea. Si2 è mmale
D’arifreddore, se3 pijja una rapa,
Se cosce4 su la bbrascia,5 poi se capa,
E sse maggna a ddiggiuno senza sale.

     Le rape, sor Andrea, sò ppettorale.6
E bbe’ cche7 ppare una materia ssciapa
Pijja un dorcetto ch’è un maggnà da Papa,
E vve libbera poi da lo spezziale.

     Ecco llì la tintora: ebbe una tossa,
Màa! ddite puro8 de quelle maliggne,
Inzino a ffà la sputarola rossa.

     Ebbè, er medico a ffuria de sanguiggne
E io de rape, co’ ttutta sta sbìossa9
La tiràssimo10 fòra; e mmó aritiggne.11

13 marzo 1837

  1. Niente.
  2. Se.
  3. Si.
  4. Cuoce.
  5. Brace, bragia.
  6. Sono pettorali.
  7. Benchè.
  8. Pure.
  9. Mal grado di tanta furia di morbo.
  10. Tirammo.
  11. Ritinge.

Note

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