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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1833
ER PREDICATORE
Un gran predicatore ha ppredicato
Oggi a la cchiesa de Sant’Agustino!
Sentime:1 un antro Padre Remolino
Nun c’è oro che ppòzzi2 èsse pagato.
Pe’ pperzuade3 a ttutti ch’er peccato
Nun è una cosa bbona, Ggiuacchino,
Sto bbon zervo de Ddio parla latino
E sse smazza4 che ppare un spiritato.
T’abbasti cuesto cqui, cche a l’improviso
Ha ddato sopr’ar purpito un cazzotto
Che mm’ha ffatto strillà: “Ppòzzi èsse impiso!.„5
Che aratore,6 per dio! che omo dotto!
Sino è arrivato a ddì cche in paradiso
Nun pò entracce7 oramai che un cacasotto!8
Roma, 19 gennaio 1833
- ↑ Sentimi.
- ↑ Possa.
- ↑ Persuadere.
- ↑ Smazzarsi: scalmanarsi.
- ↑ Che tu possa essere impiccato: frase napolitana, in onore anche a Roma.
- ↑ Oratore, intendiamoci bene.
- ↑ Entrarci.
- ↑ Un fanciulletto.
Note
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