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L'ordinazzione p'er Carnovale Le corze de carnovale
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

ER TEMPO MATERIALE

     Tu ddichi che lui sta nne li contorni
De Fiorenza a sservì cco una famijja:
De cqui e là ce saranno un cento mijja:
Queste er curiere le pò ffà in sei ggiorni:

     Tu mannassi la lettra la vigijja
De San Filippo ch’io ggiucai li storni:
Lui, ar conto ch’io ffaccio, oggi la pijja;
E la risposta ggià vvòi cc’aritorni?

     Aspetta un po’: nn’avemo oggi... trentuno:
Dajje un tre ggiorni pe’ ppotella scrive
O ppe’ ffassela fà dda quarchiduno.

     Dunque: uno, dua e ttre: ttre e ssei fa nove:
Bbe’, er diesci ggiuggno, si ssaremo vive,
Vierò a ttrovatte e mme darai le nove.

16 febbraio 1847

Note

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