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L'incontro der ladro Dar tett'in giú
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1844

ER TRAFICHINO INGROPPATO

     È rricco assai. Ggià cquanno mòrze er zio
Je lassò er gallinaro sano sano:
Poi da vent’anni che ffa l’ortolano
N’ha impozzati, di’ ppuro, un buggerio.

     E ssapessi si cquanto è rraffacano!
Pe’ stiracchià nnun ce la pò un giudio.
Quello è un ometto bbono, te dich’io,
D’avé un mijjaro o ddua ner canterano.

     Lui dateje un bajocco ch’è un bajocco:
Tanto lo svorta, lo stira, lo stenne,
Che cce campa da mó ssin a ssan Rocco.

     E arimistica, e imbrojja, e aricutina,
Che ddoverìa stà mmosscio, a cquer che spenne,
E a ccasa sua c’è er latte de gallina.

9 dicembre 1844

Note

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