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La Causa Scesarini Titta a Ttitta
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834

ER TRIBBUNAL DE ROTA

     Liticà a Rroma io?! Fussi ammattito.
A mmé la Sagra Rota nun me frega.1
Me se2 maggnino puro3 la bbottega,
Io nun fo ccausa un cazzo:4 ecco finito.

     Sai quanto stai ppiù mmejjo a bbon partito
Davanti a un tribbunale che tte lega?
Ché ssi ar meno ggiustizzia te se nega,
Te tiengheno5 un parlà cc’abbi capito.

     Ma in Rota! in primi6 parleno latino,
Poi ’ggni tanto te stampeno un degreto,
Che un giorno disce pane e un antro7 vino.

     Quanno infine sei spinto ar priscipizzio,
C’è cquer porco puttano de segreto,
Che nnun zai manco chi tte fa er zervizzio.

19 novembre 1834

  1. Non mi corbella.
  2. Mi si.
  3. Pure.
  4. Questo cazzo ci sta per ripieno.
  5. Ti tengono.
  6. In primis.
  7. Altro.

Note

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