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La bazzica (1847) L'enfitemus
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

ER VINO DE PADRON MARCELLO

     Bono, sangue de bbio! bbravo Marcello,
Che oggi nun me dài sugo d’agresta!
Cqua, cqua ’n’antra fujjetta ugual’a cquesta,
E abbada a nun sbajjatte er caratello.

     Oh cquésto se pò ddì vvino de festa!,
Gajjarduccio, abboccato, tonnarello...
Hah! tt’arimette er core in ner cervello,
E tt’arillegra senza datte in testa.

     Com’è lliggero poi! com’incanala!
Questo arifiata un morto in zepportura,
E tte je fa rimove er cresceccala!

     Propio è una manna, è un ettore addrittura!
E ssimmai pe’ ddisgrazzia uno s’ammala,
Co sto vino che cqui ggnente paura.

17 gennaio 1847

Note

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