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Questo testo fa parte della raccolta The Oxford book of Italian verse


E
RA la notte; e sul funereo letto

Agonizzante il genitor vid’io
               Tergersi gli occhi, e con pietoso aspetto
               4Mirarmi e dirmi in suon languido: ‘ Addio.’
          Quindi scordato ogni terreno obbietto,
               Erger la fronte ed affissarsi in Dio;
               Mentre, disciolto il crin, batteasi il petto
               8La madre rispondendo al pianto mio.
          Ei, volte a noi le luci lacrimose,
               ‘ Deh, basti! ’ disse, e alla mal ferma palma
               11Appoggiò il capo, tacque, e si nascose.
          E tacque ognun: ma alfin, spirata l’alma,
               Cessò il silenzio, e alle strida amorose
               14La notturna gemea terribil calma.

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