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Muse, che palme ed immortali allori Benché tra' monti solitaria insegni
Questo testo fa parte della raccolta Canzoni eroiche di Gabriello Chiabrera


XV

per lo medesimo.


Era tolto di fasce Ercole appena,
     Che pargoletto, ignudo,
     Entro il paterno scudo
     Il riponea la genitrice Alemena;
     E nella culla dura
     Traca la notte oscura.
Quand’ecco serpi a funestargli il seno
     Insidiose e rie;
     Cura mortal non spie,
     Se pur sorgesse il gemino vennero;
     Che ben si crede allora,
     Ch’alto valor s’onora.
Or non si tosto i mostri ebbe davante,
     Che colla man di latte,
     Erto su i pie combatto,
     Già fatto atleta il celebrato infante;
     Stretto per strani modi
     Entro i viperei nodi.
Al fin le belve sibilanti e crude
     Disanimate stende,
     E così vien che splendo
     Anco ne’primi tempi alma virtude;
     E da lungo promette
     Le glorie sue perfette.
Ma troppo fia, che sulla cetra lo segua
     Del grand’Alcide il vanto;
     A lui rivolsi il canto
     Per la bella sembianza, onde l’indegna,
     Nel suo girar degli anni
     Il Medici Giovanni.
Ei già tra i gioghi di Appennin canuti,
     Vago di fier trastullo,
     Solca schernir fanciullo
     Le curve piaghe de'cignali irsuti;
     E più gli orsi silvestri,
     Terror de’ boschi alpestri.
Indi sudando in più lodato orrore,
     Vesti ferrato usbergo.
     Allor percosse il tergo
     L’asta Tirrena al Belgico furore.
     E di barbari gridi
     Lungi sonaro i lidi.
Così Leon, se alla crudel nutrice
     Non più suggendo il petto,
     Ha di provar diletto
     Tra gregge il dente, l'unghia scannatrice,
     Tosto di sangue ha piene
     Le Mauritane arene.
Ma come avvicn, che se Orïon si gira
     Diluviosa stella
     Benché mova procella,
     Ella pur chiara di splendor s’ammira;
     Tal ne’ campi funesti
     D’alta beltà splendesti.
Or segui invitto, e colla nobil spada
     Risveglia il cantar mio,
     Intanto ecco io t’invio
     Mista con biondo mel, dolce rugiada,
     Fanne conforto al core
     Fra il sangue, e fra il sudore.

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