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II. — Gli assiomi.
Ass. 1. L’essenza dell’uomo non involge l’esistenza necessaria, cioè l’ordine della natura può far sì che questo o quell’uomo esista, come che non esista.
L’uomo è un modo, finito, separabile da Dio, e che perciò può cadere per l’illusione del senso nelle vicissitudini dell’esistenza empirica.
Ass. 2. L’uomo pensa.
Ossia: è un modo del pensiero.
Ass. 3. I modi di pensiero come l’amore, il desiderio e tutti quegli altri che sono detti passioni dell’anima (affectus) non sono possibili se nello stesso individuo non vi sia l’idea della cosa amata, desiderata, ecc. Ma l’idea può sussistere anche se non vi è alcun altro modo di pensiero.
Il modo fondamentale del pensiero è la rappresentazione, l’idea: gli altri ne sono aspetti derivati.
Ass. 4. Noi sentiamo le molteplici affezioni d’un dato corpo.
Ossia: l’uomo è anche un modo dell’estensione.
Ass. 5. Noi non sentiamo nè percepiamo altre cose particolari fuorchè corpi e modi di pensiero.
Noi siamo un corpo ed un pensiero, una coscienza, e non siamo in contatto che con altri modi dell’estensione e del pensiero.