< Fatalità (1895)
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Birichino di strada
Va l'onda... Son gelosa di te!...

BIRICHINO DI STRADA.


Quando lo vedo per la via fangosa
          Passar sucido e bello,
Colla giacchetta tutta in un brandello,
4Le scarpe rotte e l’aria capricciosa,

Quando il vedo fra i carri o sul selciato
          Coi calzoncini a brani,
Gettare i sassi nelle gambe ai cani,
8Già ladro, già corrotto e già sfrontato;

Quando lo vedo ridere e saltare,
          Povero fior di spina,
E penso che sua madre è all’officina,
12Vuoto il tugurio e il padre al cellulare,

Un’angoscia per lui dentro mi serra;
          E dico: “Che farai,
Tu che stracciato ed ignorante vai
16Senz’appoggio nè guida sulla terra?...

De la capanna garrulo usignolo,
          Che sarai fra vent’anni?
Vile e perverso spacciator d’inganni,
20Operaio solerte, o borsaiuolo?

L’onesta blusa avrai del manovale,
          O quella del forzato?
Ti rivedrò bracciante o condannato,
24Sul lavoro, in prigione, o all’ospedale?...„

.... Ed ecco, vorrei scender nella via
          E stringerlo sul core,
In un supremo abbraccio di dolore.
28Di pietà, di tristezza e d’agonia;

Tutti i miei baci dargli in un istante
          Sulla bocca e sul petto,
E singhiozzargli con fraterno affetto
32Queste parole soffocate e sante:

“Anch’io vissi nel lutto e nelle pene,
          Anch’io son fior di spina;
E l’ebbi anch’io la madre all’officina,
36E anch’io seppi il dolor.... ti voglio bene.„

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