< Fatalità (1895)
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Cavallo arabo
Bacio pagano Te solo

CAVALLO ARABO.


Sogni tu forse le gialle radure,
Sogni tu forse le calde pianure
                    3Auree nel sol?
Vasti miraggi di sabbie cocenti,
Corse d’audaci cavalli nitrenti
                    6Sul patrio suol?

Quando tu scoti la folta criniera,
E punti a terra la zampa guerriera
                    9Mordendo il fren,
Quando tu nitri con urlo selvaggio,
Subita brama di novo viaggio
                    12M’avvampa in sen.

Non sai?... M’attiran le plaghe serene;
Non sai?... M’attiran le nitide arene
                    15Auree nel sol.
Vien, ch’io ti salti su l’agile groppa;
Bruno corsiero, galoppa, galoppa,
                    18Divora il suol!...

Fuggi le nebbie stagnanti sui piani,
Su questa ignobile folla d’umani
                    21Passa col piè:
Fendi correndo l’irsuta ramaglia.
Fuggi, galoppa per valle e boscaglia.
                    24Libero e re!

Dietro ti lascia gli abissi e le frane,
Gonfii torrenti, spezzate lïane.
                    27Calpesti fior.
Avanti sempre, se lunga è la strada,
Fin ch’io con te ne la polvere cada.
                    30Mio corridor!...

O fiamme rosee dì vesperi queti,
O visïoni di snelli palmeti
                    33Riflessi in mar;
Scabri e rocciosi profili dei monti,
D’arabe nenie pei glauchi orizzonti
                    36Fioco vibrar!...

Sprizza scintille la sabbia infocata;
Ahmed, galoppa!... La corsa sfrenata
                    39Più non ristà.
Verso l’ignoto ti slancia, t’avventa;
Tutto disfido se in faccia mi venta
                    42La libertà!...

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