< Fatalità (1895)
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La macchina romba
Mano nell'ingranaggio Popolana

LA MACCHINA ROMBA.


La macchina romba. — S’eleva ruggendo
          Il vasto solenne rumor,
Qual forte avoltoio che, l’aure fendendo,
          4Si slancia a le nuvole d’ôr.

La macchina romba. — Son gli urli selvaggi
          Di chi fra i suoi denti spirò:
Di chi stritolata fra gl’irti ingranaggi
          8La giovine vita lasciò.

Di cinghie, d’acciaio, di morse, di foco,
          Di spire temuto signor,
Il mostro sbuffante nel vigile loco
          12S’inebbria d’immenso clamor;

Folleggia, sghignazza, divampa, s’allenta,
          Stridendo si frena e ristà:
Poi torna all’assalto, si snoda, ed avventa
          16Nel cielo il fatidico hurrà.

“Avanti, campioni de l’opre venture.
          Scendete nel nobile agon:
Di sega, di zappa, di picca, di scure
          20Vi chiami l’onesta tenzon.

Bollenti di vita le turgide vene,
          Baciati nel viso dal sol.
Spiranti l’ambrosia de l’aure serene,
          24Nudriti da fertile suol,

Osate, o campioni di novi ardimenti.
          V’aspetta la libera età....„
.... La macchina romba: nel cielo, fra i venti
          28Si slancia il fatidico hurrà.

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