< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
De' Galli, e la Starna
Della Volpe, ed il Leone Di una Volpe, ed una testa di Lupo di Marmo

De’ Galli, e la Starna. 15.

A
vendo uno certi Galli in casa, comprò una Starna, e quella pose in compagnia loro per ingrassarla insieme; subito tutt’i Galli la morderono, e la scacciarono, e la Starna s’affliggeva, da se medesima pensando, che quel che facevano i Galli fosse, perchè era differente dalla lor stirpe. Ma quando vide, che combattevano ancora fra loro, e si pungevano, si confortò del suo dolore, e disse: Da ora innanzi io non mi darò fastidio, poichè veggo, che essi ancora combattono fra loro.

Sentenza della favola.

Per questa favola ci è insegnato, che un uomo savio deve comportare le ingiurie, che se gli fanno da quelli, che non gli sono per sangue congiunti, quando vede, che quelli fanno ingiuria ancora fra lor medesimi.


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