< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
De' Pesci
Di un Cane, e d'un Leone Dell'Aquila, e della Volpe

De’ Pesci. 192.


I
l Pesce del Fiume fu portato a caso nel Mare, dove laudando assai la sua nobiltà disprezzava tutti i Pesci Marini. Il Vitello non potè comportare queste parole, e gli rispose. Questo tuo giudizio vorrei si facesse quando tu fossi preso come io, e fosti portato, dalla plebe, ed io dai nobili.

Sentenza della favola.

Moralità. Quelli, che si lodano da lor medesimi, sono beffeggiati, ed alle volte odono cose, che gli rincrescono, e fannogli tacere.


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