< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Del Lucio, e del Delfino
Dell'Aquila, ed il Coniglio Della Pecora, ed il Pastore

Del Lucio, e del Delfino. 312.


V
edendosi il Lucio grande più degli altri Pesci, di modo, che signoreggiava tutto il fiume, non contento di questo, andò in Mare, sperando aver maggior dominio. Entrato che egli fu nel Mare s’incontrò in un Delfino, e vedendolo sì grande, e veloce, sbigottito ebbe paura, e si ritirò nel Fiume, e non volle più uscir dal Fiume fin alla morte.

Sentenza della favola.

Questa favola dinota, che noi dovemo esser contenti delle cose nostre, e non desiderare quelle, che a noi non sono eguali.


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