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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Dell'Asino, ed il Lupo
Di un Cane, ed un Macellaro Di un Medico, ed un'Infermo

Dell’Asino, ed il Lupo. 11


S
i affliggeva un’Asino d’uno stecco ch’aveva in un piede, e vedendo il Lupo disse: Lupo, io muojo di dolore; e sarò mangiato da Corvi, or una grazia ti domando, levami questo stecco dal piede, acciocchè almen io muoja senza dolore. Ed il Lupo con i denti dinanzi piano morsicando gli levò lo stecco del piede: l’Asino scordatosi del dolore, gli diede co’ piedi ferrati nel musso, e gli ruppe la fronte, i denti, ed il naso, e fuggì. Il Lupo fra se stesso disse: Meritamente questo mi è accaduto, perchè avendo imparato esser macellaro degli animali, adesso voleva esser il lor Chirurgo.

Sentenza della favola.

Questa favola significa, che quelli, che lasciano i loro consueti esercizj, e vogliono far quello, che non sanno, sono dileggiati, e spesse volte vengono in pericolo.


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