< Favole di Esopo
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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Dell'Avaro, e dell'Invidioso
Dell'Uccello, e de' suoi figliuoli Del Leone, e del Cacciatore

Dell’Avaro, e dell’Invidioso. 181.


E
rano due uomini, l’uno avaro, e l’altro invidioso, e tutti due pregavano Giove, il qual mandò a tutti due Apollo per loro sodisfazione, talchè ciò che dimandasse uno di loro, l’avesse e l’altro avesse il doppio. L’invidioso dimandò, che gli cacciasse un occhio, acciochè fussero cacciali tutti due al compagno.

Sentenza della favola.

Che cosa è peggiore, che l’avarizia, e che più pazza che l’invidia? la quale, purchè ad altri nuoccia, male a se stessa desidera.


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